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Nel periodo del “nuovo Coronavirus” è possibile entrare e restare in territorio austriaco per persone provenienti dall’Italia?

Secondo le disposizioni del diritto austriaco ad oggi vigenti, le persone provenienti dall’Italia che vogliono entrare in Austria per motivi legati ad esigenze non lavorative, possono farlo solo se muniti di un certificato medico che attesti la loro “negatività” al nuovo Coronavirus. Tale attestato medico non deve essere stato emesso più di 4 giorni antecedenti all’ingresso in territorio austriaco.

Se persone provenienti dall’Italia hanno la cittadinanza austriaca oppure una residenza principale o secondaria in Austria oppure se le stesse hanno in Austria un domicilio, allora l’ingresso è consentito se tali persone si impegnano alla quarantena obbligatoria in Austria per almeno 14 giorni. Ove, durante tale periodo, le categorie di persone succitate dovessero essere sottoposte al test del nuovo “Coronavirus” e venisse accertata la loro negatività allo stesso, allora potrebbe essere interrotto il periodo di quarantena menzionato.

Se persone provenienti dall’Italia hanno necessità di entrare in Austria per comprovate esigenze lavorative, il diritto austriaco prevede delle agevolazioni. Tali persone dovranno avere con sè una sorta di autocertificazione, il cui modello è scaricabile presso il sito della Camera di Commercio austriaca. Oltre a ciò, le stesse devono potere dimostrare alle Autorità austriache la concreta motivazione lavorativa che le spinge a varcare il confine; a tale riguardo, è consigliabile che queste persone, se richieste, possano presentare alle Autorità austriache copia di contratti, di corrispondenza etc…che comprovi il motivo lavorativo.

Al momento, quindi, se persone provenienti dall’Italia volessero trascorrere le vacanze in Austria, tali persone devono conformarsi al diritto austriaco e rispettare le stringenti formalità previste dallo stesso.

Nei giornali austriaci si apprende di trattative bilaterali che l’Austria sta svolgendo per aprire i confini con taluni Paesi confinanti che abbiano una situazione di contagi “contenuta”. Ad oggi, fra i Paesi con cui pare si stiano svolgendo le trattative appare la Repubblica Ceca e la Germania ma non l’Italia.

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